PORTFOLIO
In questa sezione potrete trovare l’archivio di tutte le mie iniziative culturali e politiche realizzate sul territorio nel corso degli anni.
L’estate sta finendo e un anno se ne va…
Pubblicato il Agosto 28 2017
Prima di tutto da residente del borgo marinaro, credo ci sia l’urgenza di bonificare la zona per restituirle decoro e renderla attrattiva per i messinesi e per i turisti .
Speriamo che rimanga l’interesse di volerle risolvere certe questioni.
Credo che ognuno di noi deve fare la propria parte; tra le mie attività sociali e l’azione politica che cerco di svolgere sul territorio sto cercando, con l’aiuto di tanti appassionati come me a questa terra, di promuovere questo luogo d’estate e d’inverno nel pieno rispetto di chi ci abita, di chi lavora e di chi decide di trascorrere le proprie vacanze.
Ho invitato più volte l’amministrazione a dare alla Pro Loco la gestione di tutta l’area del Lanternino , affinché l’associazione possa portare avanti quel progetto rimasto nei cassetti del Comune di reinstallazione degli antichi cannoni navali risalenti al XVII e al XVIII secolo, restaurati e attualmente custoditi al Forte San Salvatore. «Dobbiamo fare in modo che l’area Capo peloro diventi un centro di attrazione storico -culturale da visitare tutto l’anno. La pro loco è nata per incentivare la promozione e lo sviluppo di questo territorio, quindi sarebbe il soggetto più adatto a gestire l’area».
Tuttavia sono pienamente convinto che la Pro loco dovrebbe lavorare non da sola ma in sinergia con tutte le istituzioni, in primis con la circoscrizione affinchè l’area del Lanternino possa essere bonificata. La speranza è che possano venir fuori soluzioni che gettino le basi per la “rinascita” di Capo Peloro, un angolo di paradiso trasformato in terra di nessuno.
Work in progress al Lanternino…
Sea Flight, un colpo al cuore di chi vive a Capo Peloro
Pubblicato il Agosto 22 2016
Camminare con rammarico tra i capannoni a cielo aperto nell’area che fu un centro industriale della Sea Flight, sulla punta della Sicilia.
Tanti ricordi ma soprattutto tanto silenzio su un’area che ormai in stato di totale abbandono. Come ‘Circolo nautico Capo Peloro’ – nel 2012 avevamo presentato una richiesta per poter aprire la Sea Flight, destinandola a nautica, marineria, attività legate alla storia del territorio e aprendola a tutto ciò che è innovazione e turismo esperenziale. Poi, allo scadere dei termini, quando la nostra domanda era al trentesimo giorno di Albo Pretorio, nel 2016 è giunta un’altra domanda e ciò ha aperto un iter“ . Esiste una circolare che da marzo 2016 blocca il rilascio delle concessioni e, sinceramente, non so se l’altra richiesta fosse ammissibile. La cosa più grave è che in un’area demaniale i problemi non dovrebbero esistere perché la Regione, nel 2005, ha affidato tutto ai Comuni, invitandoli ad aprire anche alla libera fruizione. Insomma, all’interno di un piano spiagge, Palazzo Zanca avrebbe potuto redigere uno strumento urbanistico per bagnanti, giovani imprenditori e altri finalizzato alla riapertura della struttura. L’importante è che la struttura venga utilizzata e destinata ad attività che possano contribuire da un lato al rilancio dell’economia e dall’altro al mantenimento di tradizioni ed attività tipiche di un borgo marinaro. L’attribuzione di quest’area potrebbe rivelarsi una storia infinita, nella massima trasparenza e nel rispetto delle norme dovrà in ogni caso rappresentare un modello di sviluppo per l’intera città.
Però la burocrazia come è noto a tutti non aiuta, ogni progetto presentato è meritevole di questo nome ci mancherebbe, nessuno può essere giudicato bello o brutto, però qualcuno ha delle responsabilità.
Io personalmente insieme a quanti ci credono sto portando avanti questa battaglia, prima di tutto per fare in modo che quell’area venga riaperta e restituita all’intera cittadinanza sotto forma di bene pubblico. Se tutto questo poi potrà servire, così come io credo, a creare sviluppo e generare una maggiore sostenibilità ancora Meglio!
NUOVE RIVELAZIONI!!!
Aprile 28 2013
Ci sono gli Aliscafi? No, però si possono vendere i biglietti…era nata per questo l’ormai fatiscente struttura antistante la Chiesa di Torre Faro. Nasce però l’idea di riconvertire tutto e creare un Info Point.
Che fine ha fatto il progetto per l’istituire un “Centro di promozione dell’area marina dello stretto di Messina” all’interno dei locali denominati “Info – Point – biglietteria per l’autostrada del Mare”…
La struttura potrà anche non servire a niente, ma è stato fatto un bando al quale non si è dato seguito in maniera costruttiva; pensate che era previsto ( o forse lo è ancora) un ufficio distaccato della circoscrizione che senza dubbio sarebbe stato positivo sopratutto per chi difficilmente riesce a raggiungere Ganzirri o Messina.
Questo è uno tra i temi che ho cercato di portare avanti e che sicuramente cercherò di continuare a farlo nel migliore dei modi.
A presto…
Piano spiagge: si salvi il salvabile
pubblicato il Luglio 31 2010
Che fine ha fatto il Piano spiagge? Quella più prevedibile: la città non è stata capace di provvedere da sé a questo strumento di pianificazione. Eppure le linee guida per la redazione del Piano l’assessorato al Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia le ha approvate il 25 maggio 2006. Il Piano è il documento di pianificazione che individua le modalità di utilizzo del litorale marino e ne disciplina gli usi sia per finalità pubbliche, sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico regolamentate mediante rilascio di concessioni demaniali marittime in conformità alle vigenti disposizioni in materia di pubblico demanio marittimo.
Ma il Piano spiagge deve guardare anche alla salvaguardia di quelle piccole economie che nel recente passato hanno trovato opportunità di crescita, garantire la libera fruizione delle spiagge per la balneazione, difendere i titolari di licenze da pesca che utilizzano piccole e medie imbarcazioni, favorire e ottimizzare la nautica da diporto e la pesca sportiva come elementi di spinta economica e mantenimento delle tradizioni che caratterizzano i luoghi con i suoi abitanti ed il rapporto con il mare, affrancare i naturali da eventuali aggressioni che il territorio potrebbe subire a causa di scelte non adeguate, garantire una stretta osservanza delle norme che regolamentano e disciplinano l’accesso alle spiagge dalle strade comunali o provinciali o in prossimità di fondi privati e chiusi.
Tutte finalità che rendono l’idea di quanto importante sia il Piano spiagge.