IN UNA CITTA’ CHE SI SPOPOLA SEMPRE DI PIU’, LE STRUTTURE SEMPRE PIU’ ABBANDONATE

Paolo Alibrandi Territorio e turismo 0 Comments

Dare la possibilità di aprire all’intera collettività alcune aree e dare la possibilità di mettere in atto idee e progetti che possono rappresentare sviluppo e coesione sociale.
Da diversi anni, grazie ai miei studi, all’attività politica ed all’azione sociale che non ho mai smesso di portare avanti, grazie anche al confronto ed alla condivisione con la mia famiglia, con amici e parenti che vivono ed hanno vissuto fuori dalla nostra città; ho avuto l’opportunità di approfondire il tema di sviluppo sostenibile , tutela ambientale e qualità della vita.
Nell’analisi urbana e di pianificazione urbanistica desidero proporre un’ampia azione di recupero e riqualificazione condividendo quei valori comuni capaci di ridefinire le modalità di una convivenza (sociale, economica e politica) sempre più fragile, cercando di condividere insieme a quanti hanno a cuore la propria terra e le proprie tradizioni.
In questi ultimi anni in modo particolare ci sono state tante possibilità per riattivare l’economia della nostra città, attraverso l’utilizzo di strumenti comunitari, fondi Europei, che il Comune insieme alle varie agenzie presenti nel territorio ed insieme alla Regione avrebbe potuto creare i presupposti per recuperare aree abbandonate e degradate che rappresentano un elemento di forte sviluppo economico e sociale.
Penso ad esempio ai Pon Metro, al Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, agli strumenti di finanziamento per l’Ambiente ad Horizon 2020 basato sulla ricerca ed innovazione tecnologica. Ma in particolare credo che coinvolgere le associazioni che operano nel terzo settore, che nella nostra città sono tante, sarebbe stato un modo come riuscire a coinvolgere tutti anche attraverso il sociale, tutti verso un’unica direzione.
Ad esempio esiste dal 2017 una misura detta Social Bonus che permette di destinare agli Enti del Terzo Settore beni immobili pubblici inutilizzati e i beni mobili e immobili confiscati da utilizzare esclusivamente per lo svolgimento delle attività di interesse generale.
Quindi predisporre progetti destinati alla riqualificazione di aree degradate, al miglioramento del contesto urbano e sociale, all’incentivazione di iniziative di legalità e all’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati.
Tutto questo a mio avviso fa parte di una città, di una città come la nostra che è metropolitana e che deve necessariamente guardare ai giovani che partono e lasciano la loro città. Davanti a tutto questo il comune deve assumersi la responsabilità nei confronti di strutture abbandonate ricadenti nel nostro territorio, incentivare i giovani e le loro idee.

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